Le pagelle di Guido De Angelis – Uno sfortunato errore di Gila ci fa uscire a mani vuote da Torino. Gravissimo il mancato rosso a Douglas Luiz, dov’era il VAR?

Le pagelle di Guido De Angelis – Uno sfortunato errore di Gila ci fa uscire a mani vuote da Torino. Gravissimo il mancato rosso a Douglas Luiz, dov’era il VAR?

Al termine di Juventus-Lazio, gara valevole per l’ottava giornata di Serie A Enilive, arrivano come di consueto le pagelle del nostro direttore Guido De Angelis:

PROVEDEL 6,5 – Fa il suo, risponde presente quando viene chiamato in causa, sicuro nei due o tre interventi a cui è costretto. Sull’autogol non ha colpe, forse chiama la palla, ma Gila non lo sente.

MARUSIC 5.5 – Raccoglie l’eredità dell’infortunato Lazzari, gioca una partita in cui viene stressato dalle incursioni di Yildiz, ma regge bene. Il cross del gol arriva dalla sua parte, arriva in ritardo e non riesce a schermare la palla tesa di Cabal.

ROMAGNOLI 4 – In grande ritardo sulla palla in verticale abbatte Kalulu, il suo errore ci lascia in dieci uomini e ci costringe ad una partita di enorme sacrificio. È una scivolata ingenua perchè il francese di certo non è un finalizzatore. Comunque meglio prendere un gol che rimanere in inferiorità numerica.

PATRIC 6 – Entra a freddo in una serata complicata dall’espulsione di Romagnoli. Gioca una partita concentrata, soffrendo poco e tenendo botta su Vlahovic. Si perde un paio di volte nelle marcature, lasciando saltare Gatti prima e Douglas Luiz poi, fortunatamente per lui senza conseguenze.

GILA 5 – Fino all’autogol disputa un’ottima partita, bloccando le iniziative bianconere e, quando può, uscendo palla al piede per permettere ai nostri di rifiatare e alzare il baricentro. Già a metà ripresa ci fa prendere un grosso spavento quando tocca involontariamente di mano in area, ma la palla ha impattato prima sul corpo, per Sacchi non è rigore. All’85’ l’errore sfortunato, devia un cross innocuo di Cabal, non vedendo, e probabilmente non sentendo, Provedel alle sue spalle pronto ad agguantare la sfera, che invece si insacca per il vantaggio della Juve. Un infortunio che non ci permette di uscire da Torino con un punto d’oro per come si era messa la gara.

TAVARES 6,5 – Ancora una volta fa valere la sua enorme velocità e fisicità. Dalla sua parte agiscono Cambiaso prima e Weah poi, nessuno dei due si rende mai pericoloso. Si concede anche qualche sgroppata come sempre, sbagliando in un paio di occasioni e rischiando la ripartenza Juventina, ma quando riesce ad andar via fa ammonire il giovane Savona.

PELLEGRINI sv – Entra al posto di un affaticato Tavares, prova a dare gamba, ma i bianconeri vanno in vantaggio poco dopo il suo ingresso in campo, complicando la sua prestazione.

GUENDOUZI 6 – Il francese recupera stoicamente in extremis dopo il pestone rimediato in Nazionale. L’ex Marsiglia si prende sulle spalle il centrocampo assieme a Rovella, offrendo la solita prestazione di voglia e corsa. Quando esce per lasciar spazio a Vecino la differenza si sente, ma non poteva avere i 90′ minuti nelle gambe.

VECINO sv – Rileva l’acciaccato Guendouzi e va a lottare con i compagni per evitare la sconfitta. Nel finale prende un giallo evitabile.

ROVELLA 6,5 – Corre, lotta e regge il centrocampo insieme a Guendouzi. Nel secondo tempo è quello che si spende più di tutti, specialmente dopo l’uscita del francese è quello che corre di più. Lo si trova in difesa a coprire e in attacco a pressare, tanta voglia.

ISAKSEN 5 – Fino all’ultimo in ballottaggio con Pedro, Baroni gli dà fiducia dopo il gol in nazionale. Come tutti gli interpreti offensivi soffre l’inferiorità numerica e non riesce a creare superiorità con la sua tecnica.

PEDRO sv – Entra e prova ad essere la luce vista con l’Empoli, senza successo. Pressa invano e prende una stupida ammonizione nel finale.

DIA sv – La sua partita dura 27′ quando esce per lasciar spazio a Patric per sopperire all’espulsione di Romagnoli. Poco da segnalare nella mezz’ora scarsa in cui è stato in campo.

ZACCAGNI 6 – Stesso discorso fatto per Isaksen, lui però riesce ad essere più bravo nella gestione palla, fraseggiando meglio con i compagni.

CASTROVILLI sv – Schierato in un ruolo non suo, largo a sinistra al posto di Zaccagni, fa quel che può in fase di ripiego.

CASTELLANOS 6 – Lotta e fa a sportellate dal primo minuto. L’espulsione di Romagnoli lo priva del suo partner offensivo e lo costringe ad una partita di sacrificio. Spesso non riesce a tenere palla su per far salire la squadra. L’unica palla giocata in area di rigore la sbaglia, con un passaggio impreciso per Isaksen.

BARONI 6 – La sua Lazio gioca una partita di cuore, in dieci uomini per 70′, con un grande sacrificio e con una tenuta difensiva incoraggiante, nonostante un’espulsione che ha sparigliato le carte e cambiato improvvisamente il piano gara. Giusto far uscire Dia per Patric, ma siamo ad inizio campionato e forse a Torino ce la si poteva giocare. Con un pizzico di coraggio in più, forse ci si poteva togliere qualche soddisfazione…

SALA VAR 2 – La partita è condizionata dal gravissimo errore degli uomini di Lissone, nella fattispecie Di Paolo e Guida, che non si accorgono del pugno che Douglas Luiz rifila a Patric. Un rosso evidente, ancora sullo 0-0, che avrebbe cambiato la storia della partita. Mi chiedo come sia possibile non aver visto un gesto simile…

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