Torino, Vanoli: “Non sostituiremo attaccanti chiave prima di gennaio”

Torino, Vanoli: “Non sostituiremo attaccanti chiave prima di gennaio”

L’allenatore del Torino Paolo Vanoli ha parlato dei piani del club in seguito al grave infortunio dell’attaccante Duvan Zapata. Intervenuto alla cerimonia del “Pallone granata” , in cui Zapata è stato premiato come miglior giocatore della prima squadra, Vanoli ha fornito spunti su come la squadra affronterà l’assenza del colombiano.

Vanoli ha iniziato riconoscendo la settimana impegnativa che la squadra ha dovuto affrontare: “Arriviamo da una settimana difficile e dobbiamo rispondere come squadra. Ho parlato con Zapata prima dell’operazione, ed era un po’ ansioso, ma è andato tutto bene. Stiamo perdendo un grande giocatore, quindi ora dobbiamo tutti dare di più ed essere ancora più determinati. C’è rammarico, ma guardiamo avanti”.

L’allenatore ha confermato che il Torino non attingerà al mercato dei free agent per sostituire Zapata prima della finestra di mercato di gennaio. “Ho parlato con il presidente e il direttore e resteremo come siamo fino a gennaio. La squadra ha le risorse per superare questo momento difficile”, ha affermato Vanoli.

Affrontando la questione della leadership di squadra, Vanoli ha adottato un approccio collettivo: “Il prossimo capitano sarà la squadra. Ora giochiamo partita per partita e se prima lavoravamo sodo, ora dovremo lavorare ancora di più. Eravamo migliorati in attacco e ora troveremo un assetto diverso. Senza Duvan, dovremo tutti dare di più. Sono sempre ottimista; sappiamo cosa abbiamo perso, ma anche cosa possiamo dare”.

Zapata è stato sottoposto a un intervento chirurgico martedì 15 ottobre per ricostruire il legamento crociato anteriore e riparare il menisco mediale e laterale del ginocchio sinistro. Si prevede che il tempo di recupero sarà lungo, ponendo di fatto fine alla sua stagione.

Nonostante questa battuta d’arresto, Vanoli resta positivo sulla capacità della squadra di adattarsi e di esibirsi: “Eravamo migliorati in attacco, ora troveremo un assetto diverso. Senza Duvan, dovremo tutti dare di più: sono sempre ottimista, sappiamo cosa abbiamo perso ma anche cosa possiamo offrire”.

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