Friedkin in affanno, Ferrero: “Aiuterei la Roma anche gratis”

Friedkin in affanno, Ferrero: “Aiuterei la Roma anche gratis”

L’ex presidente della Sampdoria si dice pronto a tutto pur di aiutare la sua squadra del cuore, ecco le sue parole

ferrero
Chi meglio di un tifoso romanista può capire la situazione asfissiante che sta vivendo la Roma? Una confusione che non risparmia nessuno, con prestazioni deludenti dei giocatori in campo ed evidenti difficoltà tecniche che i Friedkin non riescono a gestire. A tendere la mano, però, c’è Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, che farebbe di tutto per aiutare la sua squadra del cuore. Intervistato dai microfoni di TuttoMercatoWeb.com. ha detto la sua sul momento no dei giallorossi. Le sue parole:

Ferrero, vuole salvare la Roma…
Non sono Gesù Cristo, salvare è una parola grossa. Ma vorrei dare un contributo, mettere la mia esperienza al servizio della mia squadra del cuore, la Roma. Oggi vedo un presidente americano che ha messo tantissimi soldi e non riesce a raggiungere i risultati. Il calcio non è una scienza esatta. A volte non servono tanti soldi ma servono idee e un pochino di San Culino. Ho avuto la fortuna di vivere tante epoche della Roma, sono un appassionato. E per amore dei giallorossi sono stato l’unico presidente scemo che con una tifoseria splendida come quella della Samp ha dichiarato la propria simpatia per la Roma prendendosi ovviamente dei mugugni dai propri dei tifosi”.

Come vorrebbe aiutare la Roma?
Se lo ritenessero opportuno i Proprietari della amata Roma, mi candiderei per provare a dare una mano, gratis. Sono romano e romanista. Voglio aiutare la Roma con la mia esperienza, ventiquattr’ore su ventiquattro per questa squadra che non riesce ad andare nel posto che si meritano i tifosi, i proprietari e la città, ossia in Champions League. I Friedkin vanno comunque rispettati”.

Come può uscire la Roma dalla crisi?
Non ci serve uno che parla inglese. Ci vuole uno che ama questa squadra. Gente seria, gente che tratti la Roma come un’azienda che deve fare ricavi e che ha voglia di lavorare. Quando giocavamo Samp-Roma il mio cuore sanguinava, mentre ovviamente il mio cervello voleva vincere nonostante il monte ingaggi più basso. Lo dico a voce alta: mi candido gratuitamente per collaborare con i Friedkin per combattere e vincere al fianco della Roma”.

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