Amar Kudin, chi è il poliziotto morto nell’incidente stradale di Torrevecchia
L’agente, 32 anni, era originario di Treviso e faceva parte delle Fiamme Oro rugby. Tanti i messaggi di cordoglio
La passione per il rugby e l’amore per la polizia di Stato. Amar Kudin, l’agente della polizia di Stato morto a 32 anni a Roma in un incidente stradale a Torrevecchia, era un volto noto tra i colleghi. In servizio presso il distretto di Primavalle era passato ai servizi operativi in estate e aveva deciso di restare nella Capitale dove prestava servizio nel quarto turno volanti.
La carriera nel rugby di Amar Kudin
Nato in Croazia, prima di arrivare a Roma, si era trasferito a Treviso per poi prendere la cittadinanza italiana. L’amore per la palla ovale ha scandito la sua vita. Dopo Aver giocato con le giovanili del Treviso, si è unito al Rugby San Donà come professionista. Dopo alcune stagioni di successo, Amar Kudin tornò al suo vecchio club dopo che il Treviso aveva eliminato metà della squadra. Nella stagione 2014-2015 giocò per la Benetton, poi qualche apparizione con la Nazionale Under 20 e il trasferimento a Roma, con l’ingresso in polizia e l’approdo nelle Fiamme Oro rugby dove aveva il ruolo di tallonatore.
Nella società capitolina ha giocato fino alla scorsa stagione. Quindi il passaggio al Civitavecchia Rugby, per continuare con la sua passione, insieme al suo ruolo da agente della polizia di Stato. Ma era stato un trasferimento che lo aveva conquistato, visto che aveva definito Civitavecchia “un bellissimo posto per giocare a rugby, mi piace l’aria che si respira”.
Civitavecchia rugby in lutto
Proprio il Civitavecchia Rugby Centumcellae, così come la Polizia di Stato, è in lutto: “L’intero club – si legge in una nota – si stringe intorno a lui e alla sua famiglia in un profondo dolore. Una notizia che ha sconvolto tutta la squadra che insieme a lui aveva disputato proprio ieri la partita di Livorno. Amar giocatore di grande esperienza, stimatissimo da tutti, era diventato una pedina fondamentale per il roster biancorosso, di forte personalità nominato capitano nelle partite in casa”.
Il presidente Andrea D’Angelo, il vice Domenico Nastasi e l’allenatore Umberto De Nisi, che lo aveva voluto nel gruppo squadra per il progetto, e tutto lo staff, continua la società, “non faranno mancare il sostegno e supporto alla famiglia di Amar e a coloro che gli vogliono bene: “Perdiamo un compagno di squadra, un amico, una persona incredibile che per noi è stato un onore e un piacere conoscere e giocare insieme. Oggi è il momento della tristezza per tutti noi per questa notizia che mai avremmo voluto apprendere”.
I messaggi dal mondo del rugby
La notizia della sua morte si è subito diffusa nel mondo del rugby italiano: “La giornata inizia con la terribile notizia dell’incidente di Roma tra due auto della polizia in cui ha perso la vita Amar Kudin- si legge sulla profilo ufficiale del Rugby San Donà- Attualmente in forza al Rugby Civitavecchia, nella sua carriera di rugbista, Amar ha vestito anche la maglia biancoceleste. Profondamente dispiaciuti per la triste circostanza, porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia”.
Il cordoglio per la morte di Amar Kudin
Saputa la notizia della sua morte, nell’incidente in cui sono rimasti feriti anche altri tre suoi colleghi, in molti hanno espresso cordoglio. Vicinanza è arrivata anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “A nome mio e di tutta la città esprimo vicinanza ai familiari e a tutto il corpo della Polizia di Stato, sempre in prima linea al fianco delle cittadine e dei cittadini della Capitale. Auguro una pronta guarigione ai due agenti feriti”.
“Alla famiglia della vittima giungano le mie sincere condoglianze e ai feriti l’augurio di pronta guarigione”, ha scritto sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa. Condoglianze anche dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: “Provo un forte, sincero dolore per la morte, questa mattina, dell’agente di polizia rimasto coinvolto nel gravissimo incidente a Roma. Esprimo le mie condoglianze alla sua famiglia e auguro pronta guarigione agli altri operatori della Polizia di Stato rimasti feriti”.
Profondo dolore espresso anche da Luisa Regimenti, assessore al personale, alla sicurezza urbana della Regione Lazio: “Perdiamo un altro servitore dello Stato caduto nell’adempimento del proprio lavoro al servizio del Paese e dei cittadini e con lui vogliamo ricordare tutte le donne e gli uomini in divisa che hanno sacrificato la propria vita per adempiere al proprio dovere. La Regione Lazio è e sarà al fianco delle forze dell’ordine e dei familiari dei caduti in servizio, così come di tutti coloro che si impegnano quotidianamente per la legalità”. Vicinanza alla famiglia è giunta anche dal sindacato Mosap della polizia di Stato e dal Sulpl, il sindacato della polizia locale di Roma Capitale.
Read more at: https://sportupdates.co.uk
Leave a Reply